Il salone passante del piano
nobile, ospita una selezione della raccolta più caratterizzante delle
eclettiche collezioni di Bruno Lattes: quella degli autonomi e dei carillon.
Gli oggetti, qui raccolti in un moderno espositore centrale, adornano anche
altre sale della villa. Infatti, a piano terra nel salone passante ci accoglie
il Tamburino, automa del XVIII secolo, mentre nella sala da musica è
presente il Concertino in salotto, carillon del 1830-1840. I carillon
esposti in villa sono 34 e coprono un arco temporale che va dal XVIII
all’inizio del XX secolo.
La collezione di carillon fu esaminata nell’autunno del 1953 da Alfred Chapuis, uno dei più grandi esperti in materia, che stava preparando la nuova edizione della sua Histoire de la Boîte à Musique et de la Musique mécanique, e che fu accolto in villa secondo i modi di cordiale ospitalità dell’avvocato. Era accompagnato da Enrico Morpurgo, anch’egli esperto insigne di questa particolare forma d’arte, il quale riferisce del grande stupore che prese lo studioso belga alla vista dei pezzi raccolti nel salone: «Qui mi pare avrò materiale per cominciare da capo […] ci sono tesori di cui non sognavo neppure l’esistenza».